Nacque il 17 novembre 1892 nel villaggio di Chqvishi Vani, nella Georgia occidentale.
Dal 1900 al 1910 studiò presso i seminari di Kutaisi e Tbilisi e nel 1919 pubblicò la sua prima raccolta poetica che lo rese popolarissimo in Georgia, tale da acclamarlo immediatamente come “leader della poesia georgiana”.
I suoi scritti sono stati incentrati sull’emarginazione e sulla mancanza di amore, come si evince dai suoi lavori “Io e la notte” (1913), “Se non è amore” (1914), “Mery” (1915), “Il vento” (1924), “Nikorcminda” (1947).
Durante il periodo Stalinista la moglie Olga Okudzava e il cugino poeta Tician Tabidze furono arrestati e poi giustiziati.
Quell’esperienza lo condusse all’alcolismo, all’isolamento, alla depressione e infine al ricovero presso l’ospedale psichiatrico di Tbilisi.
Morì suicida il 17 marzo 1959 e fu sepolto al Pantheon Mtatsminda di Tbilisi.