La Regina Tamara, che governò durante quello che è universalmente riconosciuto come l’età dell’oro della Georgia, si guadagnò una reputazione come un’eccellente sovrana, tanto che fu ribattezzata “re dei re e regina delle regine”.
È considerata tra i più grandi monarchi georgiani, il suo regno ha visto la conquista di quasi tutti gli stati confinanti di religione musulmana.
Tamara era la primogenita del Re georgiano Giorgio III (1156-1184) e sua moglie Gurandukht.
Giorgio nominò Tamara co-sovrano ed erede nel 1178, al fine di prevenire qualsiasi guerra civile dopo la sua morte, per impadronirsi del trono.
Tamara quindi succedette al padre alla sua morte nel 1184.
Come ogni sovrano, Tamara anche se era una donna, usava il titolo di diritto al sovrano maschio, facendosi così chiamare Re Tamara.
Quando Tamara salì al trono, un gruppo di nobili, guidati dal ministro delle finanze Qutlu Arslan chiesero che il potere del Re fosse limitato da un legislatore, o Karavi.
La regina rifiutò la richiesta del ministro delle finanze e lo fece arrestare, ma l’opposizione sfociò in una marcia di ribelli verso il palazzo reale.
Tamara riuscì a negoziare con i ribelli e ristabilì la pace, liberando il loro capo, e concedendo solo funzioni limitate a un Karavi, accettando in parte le richieste degli insorti.
Nel 1185, un gruppo di nobili georgiani organizzarono un matrimonio per Tamara, il candidato a sposarla, sarebbe stato il principe russo Yuri Bogolyubsky.
Tamara accettò la proposta dei nobili e lo sposò, ma da questo matrimonio non ebbe figli.
La Regina, delusa dal matrimonio per la palese immoralità del consorte, nel 1187 divorziò.
Le sue attenzioni furono allora rivolte su un principe dell’Ossezia Davide Soslani, un discendente della famiglia reale georgiana dei Bagration.
Il matrimonio fu celebrato nel 1188, ma Davide fu Re solo di titolo, perché di fatto Tamara era il sovrano supremo, e continuò ad essere chiamata “re dei re e regina delle regine”.
Tamara dal matrimonio con Davide Soslani ebbe un maschio e una femmina, rispettivamente Giorgio IV Lasha (re di Georgia dal 1213 al 1223) e Rusudan (reggente di Georgia dal 1223 al 1245).
L’ex marito di Tamara, Yuri, sì alleò con un potente gruppo di nobili georgiani e con essi organizzò due rivolte, ma nella seconda del 1191 soccombente nel tentativo di conquistare il potere.
Dopo la stabilizzazione del regno, Tamara riprese la politica estera del padre, che vedeva la Georgia in guerra con i vicini stati turchi.
Tamara svolse un ruolo attivo in campo militare, infatti lei stessa comandava l’esercito in battaglia.
Nel 1193 l’esercito georgiano marciò su Bardav con ottimi risultati.
Dopo il suo trionfale ritorno, Tamara organizzò una nuova campagna contro l’emirato di Erzerum.
Al reggente dell’Azerbaigian Abu Bakr, fu dato il comando delle forze armate di una coalizione musulmana, contro la Georgia.
Una battaglia fu combattuta vicino Shamkor nel 1195 e si concluse con una grande vittoria georgiana.
Furono fatti numerosi prigionieri e furono sequestrate grandi quantità di bottino, tra cui lo stendardo dell’emiro, che Tamara donò all’icona della Madonna di Khakhuli.
I georgiani conquistarono la città di Shamkor e le regioni limitrofe, mentre le terre occupate della dinastia Shirvanshah furono costrette al vassallaggio.
Da Shamkhor l’esercito georgiano marciò poi verso Ganja.
Le vittorie georgiane, allarmarono gli altri vicini stati musulmani, in particolare il Sultano d’Iconio Rukn ad-Din che iniziò dei preparativi per fare una campagna contro la Georgia, al fine di contrastare la forza militare della Georgia cristiana.
Una grande battaglia fu combattuta vicino Basian nel 1203.
Nonostante la netta superiorità numerica dell’esercito del sultano, si dice che avesse 400.000 soldati, l’esercito georgiano, guidato da Davide vinse e questa fu una tra le più famose vittorie della Georgia.
Durante il regno di Tamara, la Georgia raggiunse l’apice della sua potenza politica, economica e culturale.
Tra il 1201 e il 1203, la Georgia annetté le capitali armene di Ani e Dvin.
Nel 1204, l’esercito di Tamara occupò la città di Kars.
Nell’aprile del 1204, Tamara contribuì a fondare l’impero di Trebisonda, sulla riva meridionale del Mar Nero, fornendo ai nipoti bizantini, Alessio I e Davide I, un esercito, con cui conquistare questi territori, sempre appartenuti alla loro dinastia.
Tra il 1208 e il 1209, i georgiani attaccarono le città di Khlat, Archesh e Ardabil, che successivamente furono annesse alla Georgia, e l’anno successivo (1210) compirono con successo una campagna contro la Persia.
Nel giugno 1212, Tamara dovette affrontare un’altra ribellione contro di lei scoppiata a Pkhovi e a Didos, nella Georgia orientale.
Tamara diede il comando dell’esercito al generale Ioane Mkhargrdzeli, che soffocò le rivolte nell’agosto 1212.
Come gli altri monarchici medievali, Tamara svolse un ruolo attivo nella religione e nella cultura del proprio paese, facendo costruire numerose chiese ortodosse in Georgia.
La Regina Tamara morì nel 1213.
Dopo la sua morte fu canonizzata dalla chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana.
Gli succedette al trono il figlio Giorgio IV Lasha.
La leggenda narra che Tamara fu sepolta presso il monastero di Gelati.
Tamara è attualmente il secondo nome più popolare nella repubblica della Georgia.